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“Welcome my dear friends, welcome to my solid space: comincia la festa nel circo interstellare!”

Quando Francesco Cangi vuole creare qualcosa, è abituato a sedersi al computer, aprire il programma di registrazione, e dar libero sfogo all’energia che sente in quel momento.  Per Solid Space il polistrumentista fiorentino ha seguito le vibes di una registrazione di una voce maschile dall’accento molto particolare, quasi “gitano”.

Urlava “Welcome my dear friends…”: questo mi ha letteralmente acceso una luce calda sul volto, proiettandomi in uno scenario “circense” sotto un tendone giallo e rosso, trasmettendomi una voglia incredibile di far festa attraverso la musica!


Cangi segue questa voce registrata e ci mette dentro tutto il groove che è capace di sprigionare, lavorando molto sui fiati e sulle frasi ritmico-melodiche.

“Solid Space nasce da un flusso creativo che – all’improvviso e mentre stavo facendo tutt’altro – mi ha trasportato in un’altra dimensione.”

Su quella prima idea che il musicista ha registrato di getto, tempo dopo, esprime tutto il suo potenziale attraverso un lavoro di composizione molto curato e meditato, pulendo il suono rendendolo così  più vivo, smussando ogni spigolosità dell’idea iniziale e creando le atmosfere più giuste per quello che poi, a tutti gli effetti, è diventato Solid Space

“Ho utilizzato molto i miei sintetizzatori preferiti e li ho accompagnati a una chitarra potente e distorta: di quelle veramente rock!”  

Imbracciando la sua immancabile Strato e correndo dal fratello Samuele (producer dell’album, nel suo Blue Moon  Rec Studio) per incidere tutte le tracce, registra tutte le pre-rec da solo: batterie, bassi, synth, fiati e, per arricchire la festa sonora, chiede a Marco Calì di partecipare registrando un arsenale di percussioni.

“Arrivo alla chitarra, registro, ascolto, e non sono soddisfatto. Ho bisogno di una spinta per portare il pezzo al livello successivo. è questa spinta è arrivata grazie a un grande featuring, ovvero Riccardo Onori! Questo chitarrista di fama internazionale era  l’uomo che avrei voluto con me in quel brano! E grazie alla sua chitarra il ritornello è letteralmente esploso”

La collaborazione tra Francesco Cangi e Riccardo Onori (storico chitarrista di Jovanotti) crea un’ondata di energia potentissima fin dalla prima nota, attraverso gusto per la melodia e il ritmo coinvolgenti, e spiccate doti di musicalità che fanno la differenza in ogni scelta d’arrangiamento. Trasformando un’idea volatile in uno…”spazio solido”.

Welcome my dear Friends, Welcome to my Solid Space. Benvenuti nella nuova, solida, dimensione di quel vulcano musicale di Francesco Cangi.

FRANCESCO CANGI
Breve Bio

Trombonista e polistrumentista fiorentino classe 1987, si avvicina alla musica fin dall’infanzia,  iniziando a suonare chitarra e pianoforte, e più avanti dedicandosi principalmente alla batteria.  Musicalmente autodidatta, scopre il trombone in tarda adolescenza, suona con la storica band  fiorentina Passogigante, e in breve tempo arriva a calcare i primi palchi d’Italia nella sezione fiati  dei Dirotta Su Cuba. 

Avvia successivamente un percorso di studi al conservatorio Jazz di Bologna – e poi Rovigo, dove si  laurea col massimo dei voti sotto l’insegnamento di Massimo Morganti. Vanta numerose collaborazioni di stampo jazzistico e pop sia come trombonista che come polistrumentista con alcuni grandi artisti italiani e internazionali come Elisa, Irene Grandi, Arisa, Fabrizio Bosso, Nico Gori, Billy Cobham, Cristina Donà, Fabio Morgera, Orchestra Nazionale Jazz Italiana. Ad oggi è in tour come trombonista a fianco di Roy Paci e della storica band Stadio di  Gaetano Curreri. 

FRANCESCO CANGI & THE LONELY ROCKETS è il progetto da leader del trombonista e  polistrumentista fiorentino Francesco Cangi, alla guida di un power trio composto da Antonio Amabile alle tastiere e synth e Daniele Cianferoni alla batteria.  L’album d’esordio What if the Universe..? in uscita per TSCK Records racchiude brani interamente  composti, ideati e suonati da Francesco Cangi. Un progetto che nasce dall’esigenza di raccontare la  propria identità musicale in un contesto pieno di influenze, nella fusione tra alta formazione  jazzistica e radicato background pop rock. Alla ricerca di una sonorità particolare, caratteristica ed  orecchiabile. Con la partecipazione di grandi ospiti come Riccardo Onori, Dario Cecchini e Sabina  Sciubba e con la collaborazione artistica del fratello Samuele Cangi What if the Universe..? raccoglie brani che spaziano dal new jazz strumentale al funk elettronico, ibridato dall’uso  massiccio di sintetizzatori, melodie imponenti, robuste brass section, e tanto groove. Divertimento e energia sempre al servizio della musica.

Rassegna Stampa

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