Abbiamo sognato una rosa di grande esperienza, che ibrida la spettacolarità alla concretezza, proponendo uno stile brillante, tecnico e fisico.
Nel “cerchio blu” metteremo la testa di chi l’UML l’ha vissuta da protagonista, ma anche il cuore di vuole stupirsi, ancora una volta, delle emozioni di scendere ancora quelle scale
Capitoli
- Riscaldamento e formazione
- blue-hOle Vs. Coal Hyrda srl (21 giugno, I partita Girone A)
- blue-hOle Vs. Feel Blue (28 giugno, II partita Girone A)
- Leopardy FC Vs. blue-hOle (8 luglio, III partita Girone A)
- blue-hOle Vs. Forza Italia (19 luglio, quarti di finale)
- blue-hOle Vs. Autocarrozzeria Mattiacci (23 luglio, semifinale)
Riscaldamento e formazione
La squadra è stata studiata a tavolo con Edoardo “Botoliño” Palmieri e Giacomo “Pupiño” Cassaro, i due brasiliani d’adozione che già hanno dato spettacolo per concretezza e pulizia di gioco nelle scorse edizioni del torneo. La nuova rosa si è completata con nomi in grado di garantire fluidità, ritmo e traiettoria all’interno del quadrato verde.
L’esperienza e la solidità della formazione ha richiesto un corpo di dirigenza inedito, creativo e creato ad hoc per il progetto.
Tutta la formazione e l’area tecnica può essere apprezzata nella distinta.
blue-hOle Vs. Coal Hydra srl: 4-2 (prima partita Girone A)
In una calda e afosa “Panama Arena” di Montappone, si è svola l’apertura del torneo UML.
Il 21 giungo che, oltre che essere il giorno più lungo dell’anno, ha ospitato la notte più lunga del futsal estivo.
“Se si gioca con un pallone brutto, sarà brutto per noi e per loro.
Se si gioca su un campo scivoloso, sarà scivoloso per noi e per loro.
Se si giocherà una partita dura, sarà dura…per loro.”
Con queste parole Cleverson Favetti si presenta alla panchina della squadra che, per il suo esordio, sceglie di concedere un turno di riposo a Niccolò Sestili e Mattia Colotto. Peccato per Pupiño che, sotto i fumi degli antibiotici, si trova in versione CT, gestendo egregiamente questa nuova carica.
Si inizia subito con un parziale negativo; la fortissima Coal Hydra srl attacca a spron battuto una blue-hOle dalla partenza “diesel” e non troppo precisa, affermando un 0-2 alla fine del primo tempo.
Pur sfavoriti dalla partenza nefasta, a sorprendere è il controllo totale della formazione del “cerchio blu” che, pur sotto di due lunghezze, guadagna progressivamente terreno, posizione in attacco e autorevolezza. Il tutto sostenuto dal grande lavoro del portiere Gabriel Maina.
Il secondo tempo è l’occasione con cui, con una percussione costante, la blue-hOle dimostra di gestire il quadrato di gioco con una fantasia e una visione di gioco che non da riferimenti, facendo letteralmente ruotare il rombo della formazione costantemente, invertendo potenzialità difensiva e offensiva con la lucidità che pertiene solo gli dei del futsal.
La dimostrazione di questa visione di gioco sta nella doppietta del capitano Botoliño – sulla carta ultimo e granitico baluardo difensivo – incorniciata dalle siglature finali di Favetti e Malaigia.
Troppe le emozioni e le azioni significative da descrivere. Affidiamo alle pagelle la visione complessiva del match.
- Gabriel Marvulle Di Nascimiento Maina: il portiere brasiliano dà dimostrazione di voler e saper giocare anche con i piedi, creando un pressione costante nella costruzione dal basso, facendo guadagnare un uomo di movimento quando necessario. Le parate miracolose sembrano solo un compitino d’ordinaria amministrazione per lui. “Muraglia Bailada”.
- Andrea Diomedi: tra le vittime illustri di una partenza ragionata e poco incisiva. Cresce progressivamente fino a raggiungere uno status tattico e fisico che rasenta la perfezione, fino a non concedere più alcun spazio di manovra agli avversari. “Coppia di motore”.
- Luca Cernetti: per metà partita vittima di uno scambio di persona con il compagno Favetti, a causa delle casacche indossate. Entra sempre incisivo in partita, partendo dalla panchina, e ricoprendo con precisione chirurgica il ruolo che gli è stato affidato al momento. Cerca uno sfogo in attacco che non tarderà ad arrivare. “Rasoio di Occam”.
- Alberto Malaigia: propensione difensiva e istinto del goal. In lui convivono tutte i poli più opposti, come per la rapidità e la statura fisica, così in controtendenza rispetto alle dimensioni più minute spesso dimostrate dai giocatori di calcio a 5. La pacatezza e la rilassatezza di viversi il momento sembrano voler promettere prestazioni eccellenti, che ancora – magari – dovranno avverarsi addirittura nel pieno delle loro potenzialità. “Ossimoro”.
- Marco Pietracci: inizia dando tutto, non facendo il conto con le temperature tropicali dell’estate montapponese. Non si risparmia mai, cercando verticalizzazioni anche ipotizzate. Sfortunato sotto porta, ma impensierisce più e più volte la grande prestazione del portiere avversario. Lo aspettiamo alle prossime occasioni, con la stessa grinta. “Affamato”.
- Cleverson Favetti: un nome molto atteso su questo campo, da molti anni. Si presenta quasi in una condizione di nirvana calcistico, che fonde la calma alla preveggenza di chi già sa che trionferà nel match a venire. Subisce un gioco a volte un po’ troppo fisico degli avversari – con spinte e trattenute –, ma con l’esperienza di chi già ha affrontato questa battaglia più e più volte. Arriva a fine partita un goal che era nell’aria già dalle prime azioni. Ma il goal è nulla in confronto all’attività di smistamento del pallone, continua e incessante, che ha dato il ritmo crescente alla formazione del cerchio blue. “Metronomo spirituale”.
- Edoardo “Botoliño” Palmieri: condizioni ottime per il capitano della formazione, che da subito manifesta istinti d’attacco non sospettati dagli avversari. Le incursioni e i dribbling sembrano essere pezzi del suo repertorio che, da tempo, aveva voglia di spolverare e mostrare al grande pubblico. Mantiene la calma e crea le condizioni per una complicità con la costruzione dal basso di Maina. Sblocca la partita con goal necessari e anelati. Con il suo ater-ego Pupiño formano un’entità diffusa in grado di virtualizzare uno dei migliori prototipi di CT giocatore/non giocatore, uno/binario, con occhi e cuore ovunque. “Visnù del futsal”.
blue-hOle Vs. Feel Blue: 4-4 (seconda partita Girone A)
Siamo stati quasi sempre impressionanti nel gioco e nel palleggio,
ma l’amarezza sta nel riconoscere che siamo qui addirittura a gioire per non aver perso questa partita.
(Michele Tarulli, Mental Coach )
Una serata particolare per la formazione cerchiata di blu.
Pur con una formazione quasi al completo e dopo una partenza in cui si è dimostrato di avere il dominio completo del campo, la blue-hOle cede al gioco più fisico e diretto della Feel Blue, concedendo troppo in difesa e sprecando molto sotto porta.
Una serata che, in fin dei conti, premia tutte e due le formazioni del girone A, ma sarà soprattutto di grande monito per le partite a seguire.
La forza della blue-hOle risiede nelle grandi possibilità di palleggio e possesso palla, ma questo non deve essere subordinato alla ricerca efficace della conclusione, anche dalla distanza.
I miracoli del portiere della Feel Blue, le incursioni rapide e dei rimpalli anche fortunosi, hanno poi determinato la condizione di pareggio che non si è più sbloccata.
All’ultimo secondo, un De Minicis colto alla sprovvista da un passaggio filtrante rischia di affondare la corazzata blu con un gol che sarebbe stato pesantissimo da digerire.
Qualche riflessione ulteriore affidata alle pagelle
- Gabriel Marvulle Di Nascimiento Maina: si conferma una saracinesca che, in 2 occasioni, salva la squadra da goal certo uno contro uno. Fondamentale.
- Luca Cernetti: non gioca molti minuti in questa partita e fa quindi un po’ fatica per trovare gli spazi giusti per esprimersi. Promette delle ottime prestazioni tecniche e fisiche.
- Marco Pietracci: il suo cuore e i suoi polmoni sono sempre attivi per la squadra. Si muove molto, tra attacco e difesa, per compensare l’equilibrio di una formazione non sempre equilibrata nella gestione del campo da gioco.
- Cleverson Favetti: sempre una garanzia di belle giocate, invenzioni offensive e di possesso palla. C’è amarezza nel vedere la sua prestazione svantaggiata dall’arbitraggio poco attento ai contatti fisici.
- Edoardo “Botoliño” Palmieri: il capitano garantisce una buona prestazione, ma sotto l’exploit della prima partita. Anche lui recrimina nel campo alcuni errori di arbitraggio che hanno orientato alcune azioni che potevano essere decisive.
- Niccolò Sestili: nella sua serata di debutto fa intuire le sue grandi possibilità di gioco, specialmente nelle conclusioni imprevedibili. Sfortunato sotto porta: poteva regalarci uno dei goal più spettacolari del torneo. Ci riproverà.
- Mattia Colotto: altro debutto d’autore. Garantisce un’ottima prestazione, senza errori, ma che non riesce ad essere incisiva come meriterebbe. Anche lui vittima di una serata sfortunata per tutta la formazione.
blue-hOle Vs. Leopardy FC: 6-0 (terza partita Girone A)
Molto probabilmente per via del loro posizionamento in classifica, la Leopardy FC non si presenta sul campo da gioco. Regalando all’UML, allo stesso momento, la loro uscita dal torneo e il passaggio della blue-hOle come prima del Girone A.
Curiosità: i 6 gol sono stati attribuiti ad Alessandro “Bomber” Taremi come riconoscimento del suo importante status di miglior tifoso della formazione.
blue-hOle Vs. Forza Italia: 4-1 (quarti di finale)
La formazione del cerchio blu arriva al match non senza difficoltà o defezioni. Sestili è alle prese con un febbrone stagionale, Malaigia accusa un infortunio al ginocchio e, così, vale anche per la situazione di Diomedi. Anche il fantasista Favetti risulta fuori per impegni istituzionali. La squadra è in situazione emergenziale, ma non per questo si da per vinta o smette di crederci: ognuno della rosa è un titolare inamovibile.
Però, schierandosi contro la regola del “ripescato”, la blue-hOle compensa l’infortunio di Diomedi con un’aggiunta esterna: il percussore Elia Ciucci, fedele ex compagno di squadra di Botoliño e potenziale giocatore totale.
In questo nuovo assetto, si instaura un match nel match fatto di novità, incontri e memorie del passato, visto il confronto tra 4 giocatori della ex gloriosa squadra Apunis: 3 nella blue-hOle (Botoliño, Pupiño, Ciucci) contro Ulivello, attaccante prolifico della Forza Italia.
Tante attese per il match e anche un’arma segreta: Alessandro Bomber Taremi che suggerisce lo schema da adottare per il cerchio blu, dando una marcia in più all’efficacia del gioco da imporre nella Panama Arena.
Dopo un inizio in cui si soffrono le incursioni offensive della Forza Italia – che portano il risultato di 0-1 sulle note del presidentissimo – la blue-hOle intesse un gioco che vuole svincolare tutti i punti di riferimento per le marcature a uomo, affidando la carta dell’imprevedibilità a Cernetti e Ciucci. La strategia paga, specialmente nel secondo tempo dove, goal dopo goal, azione dopo azione, si incide a fuoco sui quarti di finale il punteggio finale di 4-1 per la formazione del cavallo bianco.
Complimenti alla Forza Italia e al presidente/giocatore Valori che, anche quest’anno, hanno creato un bel progetto che ha dato vita a grandi incontri.
Vediamo cosa dicono le pagelle/focus dell’area tecnica:
- Gabriel Marvulle Di Nascimiento Maina: pur non essendo impensierito molto dagli avversari, grazie a un ottimo lavoro della sua difesa, il portiere brasiliano chiude il lucchetto della sua porta in 3 occasioni determinanti. Una lieve incertezza sul gol subito, probabilmente complice una posizione visiva svantaggiosa.
- Luca Cernetti: la sua rapidità guida il cambio di marcia di tutta la squadra, che cerca di spezzare il ritmo dei difensori incaricati di marcarlo. Subisce un brutto intervento che condizionerà il minutaggio totale giocato.
- Marco Pietracci: instancabile e sempre a supporto delle manovre di difesa e attacco. Un giocatore che fa della grinta il suo piatto forte, specialmente nelle partite ostiche. Suoi due gol che sbloccano lo stallo.
- Mattia Colotto: una prestazione degna di un giocatore con grande esperienza e intelligenza. Sue le molte ripartenze che hanno costruito goal o grandi pensieri per il portiere avversario. È pur sempre il capitano del capitano.
- Elia Ciucci: esordisce in squadra con tutta la personalità di cui è dotato, permettendo di trasformare la blue-hOle in una squadra offensiva e pericolosa anche da fuori area. Sigla una rete dalla distanza e completa la formazione con un’anima aggressiva e coraggiosa.
- Giacomo “Pupiño” Cassaro: pur senza siglare reti risulta il coorindanatore blu dei tempi tecnici e degli inneschi esplosivi. Il suo magistero si compie con 3 interventi difensivi che valgono praticamente 3 gol.
- Edoardo “Botoliño” Palmieri: il capitano anche questa volta dona spunti tattici ai compagni, andando a ribadire l’importanza di giocare “a calcetto”, sport diverso e ricco di possibilità tattiche spesso non esplorate dall’UML. Speriamo inizi a prenderci gusto anche col i goal.
La blue-hOle chiude con un terzo posto